sabato 2 febbraio 2008

Controllo "popolare" sugli impianti ?

Mi rendo perfettamente conto che questa proposta può apparire ad alcuni ingenua, ma ciò e dovuto al fatto che essa implica un "salto paradigmatico" che non tutti si rendono conto essere ora possibile e, nel nostro caso, forse indispensabile. Avete presente il Grande Fratello ? Il timore che le tecnologie informatiche possano essere utilizzate da parte di pochi per ottenere un controllo totale sulla popolazione ? Bene, rovesciamo il concetto, utilizziamo queste tecnologie per permettere a tutti di controllare che le cose importanti per la comunità funzionino come devono funzionare. Questo è naturalmente un concetto che dovrebbe essere applicato su larga scala, ad esempio pubblicando automaticamente in rete (senza nasconderlo !!!) qualsiasi atto della pubblica amministrazione, ma qui voglio far vedere come potrebbe contribuire all'uscita dall'emergenza-rifiuti.
Il problema degli impianti che trattano rifiuti è che, per quanto possano essere realizzati con le migliori tecnologie nelle localizzazioni più idonee ( e questo finora non sembra essere avvenuto ) devono anche essere gestiti con perizia e rigore ( ad esempio un "termovalorizzatore" inquina "poco" l'aria solo se la tempertura di combustione è quella prevista e i sistemi di abbattimento delle ceneri sono perfettamente efficienti). In più, da noi, c'è il giustificato timore che negli impianti destinati ai rifiuti urbani continuino ancora a finire rifiuti tossici.
Il problema fondamentale è quindi quello del controllo, che i cittadini, scottati dalle precedenti esperienze, esitano molto ad affidare agli organi istituzionli.
E' possibile però ( e, con le tecnologie attuali, poco sostoso) far sì che la gestione degli impianti avvenga "sotto gli occhi" di tutti: strutture predisposte al controllo e cittadini.
Ad esempio si potrebbe far sì che tutte le operazioni di trasferimento e lavorazione dei rifiuti siano documentate - anche visivamente - e rese disponibili al pubblico via internet in tempo reale.
In pratica ogni impianto ( sito di trasferenza, discarica, impianto di compostaggio, "termovalorizzatore" - se proprio non si riesce a evitarlo - .... ) dovrebbe avere un sito web nel quale, oltre a una esauriente spiegazione del suo funzionamento, siano disponibili - in diretta e registrate - le immagini webcam dei camion che entrano ed escono associati ai relativi dati (peso, provenienza/destinazione, targa ). Questo dovrebbe rendere molto più difficile l'aggiunta abusiva di rifiuti tossico-nocivi ai rifiuti urbani. Lo stesso criterio ( sito e webcam ) dovrebbe essere adottato per gli impianti in costruzione, in modo che tutte le fasi della costruzione ( ad esempio l'impearmeabilizzazione del fondo di una discarica ) siano documentate "in diretta" e registrate. Per gli impianti a cielo aperto si potrebbero anche realizzare delle terrazze sopraelevate ad accesso libero che consentano a chiunque di vedere ciò che avviene all'interno : sarebbe un importante segnale "architettonico" di un nuovo rapporto tra servizi e cittadini. Nell'immediato potrebbero costuirle i militari del genio, almeno sarebbero un po' gratificati... Va da sé che gli effettivi protocolli di funzionamento di questi sistemi di controllo andrebbero concordati con i comitati di cittadini e amministratori locali e con gli organi istituzionalmente adibiti al controllo ( ARPAC, polizia ambientale, asl.... )
Credo veramente che, se vogliamo rimetterci al passo col mondo civile, questo tipo di approccio potrebbe essere utile.

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