Nel corso degli anni '90, prima di dedicarmi completamente al mio attuale ruolo di media-educator, ho avuto modo di realizzare diversi documentari sulle raccolte differenziate per conto di varie amministrazioni pubbliche del nord (alcuni spezzoni sono visibili qui ). Ciò mi ha consentito sia di acquisire una discreta conoscenza dell'argomento, sia di sviluppare alcune considerazioni che sto cercando di condividere con i miei concittadini, e, in particolare, con gli operatori dell'informazione.
Per attuare la raccolta e lo smaltimento differenziato dei rifiuti servono due cose: da un lato gli impianti e le strutture logistiche e dall'altro l'informazione ai cittadini. L'informazione è essenziale sia per decidere in maniera democratica che tipo di ciclo dei rifiuti adottare sul lungo periodo, sia per sapere concretamente in quale bidoncino va messo il rifiuto che abbiamo in mano una volta che si è scelto di fare le raccolte differenziate.
Impianti e strutture logistiche richiedono grossi investimenti e decisioni politiche, l'informazione no, si può fare da subito.
Fortunatamente sembra sia ormai chiaro a tutti che la stategia più corretta per affrontare il problema dello smaltimento dei rifiuti è la raccolta differenziata, che è non solo praticabile, ma anche già praticata da molti comuni della Campania. ( si veda il comunicato dei "Comuni virtuosi" recentemente apparso sulla stampa )
Gli organi di informazione dovrebbero quindi fare una cosa molto semplice: andare spesso in questi comuni e documentare in maniera precisa COME la raccolta differenziata viene fatta e cosa poi succede ai materiali raccolti.
Nel giro di venti giorni i cittadini campani diventerebbero molto più esperti di raccolta differenziata e tutti sarebbero in grado di praticarla.
Un'altra cosa molto semplice e molto utile sarebbe quella di intervistare i responsabili degli impianti che lavorano i materiali provenienti dalle raccolte differenziate e farsi spiegare da loro, davanti al contenuto di un raccoglitore, quali sono le modalità più corrette per depositare questi materiali .
In effetti sono state dette milioni di parole a proposito del problema dei rifiuti, ma molto poche ne sono state spese per descrivere, con l'indispensabile aiuto delle immagini, come effettivamente i rifiuti sono e possono essere trattati.
E' chiaro che questo compito spetta in primo luogo alle televisioni, dato che l'audiovisivo è il mezzo più adatto a far vedere praticamente le cose. Anche i giornali , blog e youtubers, però, possono fare la loro parte. La recentissima iniziativa del Mattino di istituire un "filo diretto" con ASIA , per quanto tardiva, è certo corretta, anche se, come ho detto, sarebbe meglio parlare anche con chi i materiali effettivamente li tratta, piuttosto che solo con ASIA che ha solo il compito di raccoglierli e inviarli a destinazione.
ho caricato in rete, per chi voglia consultarli o anche liberamente utilizzarli, i testi dei documentari a cui accennavo all'inizio di questo post:
qui: sulle raccolte differenziate e il riciclaggio
qui: sulla riduzione dei rifiuti
qui: sul compostaggio
martedì 29 gennaio 2008
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